Impact | Imprese | Edizione II - 2020 / 2021

Paraloup

Cura del paesaggio

Aree: Provincia di Cuneo


La borgata Paraloup è un centro ibrido, un presidio permanente, di prossimità, di pro-vocazione e di cura del paesaggio, che offre servizi di carattere culturale e sociale, in un contesto marginale montano spopolato e in spopolamento.

L'intervista:

Avete a disposizione lo spazio di un tweet (280 caratteri), in cosa consiste il vostro progetto?

La borgata Paraloup è uno centro ibrido, un presidio permanente, di prossimità, di pro-vocazione e di cura del paesaggio, che offre servizi di carattere culturale e sociale, in un contesto marginale montano spopolato e in spopolamento.

 

Quale problema avete riscontrato in provincia di Cuneo e come volete provare a risolverlo?

In un contesto marginale spopolato e in spopolamento come quello montano, il bisogno sociale e il problema che ne deriva, è proprio quello della mancanza di un luogo di ritrovo e incontro in cui confrontarsi, raccontarsi e trasformarsi, in cui identificarsi e sentirsi parte. Per rispondere a questo bisogno, Paraloup è aperto tutto l’anno e a tutti: grazie al sistema valoriale resistenziale di cui si fa portatore, Paraloup offre progetti di cultura e prossimità e attività che vanno dall’offerta culturale a quella enogastronomica e di accoglienza turistica, tutti accomunati da una visione di sostenibilità e di consapevolezza.

 

Chi c’è dietro “Paraloup? Presentateci il vostro team!

Borgata Paraloup:

  • Marco Revelli: legale rappresentante;
  • Beatrice Verri: direttrice Fondazione Nuto Revelli;
  • Alessandro Ottenga: direttore della borgata;
  • Antonella Tarpino: progettazione culturale;
  • Miriam Rubeis: progettazione culturale;
  • Giulia Serale: comunicazione;
  • Teresa Lattarulo: responsabile ospitalità borgata;
  • Valeria Morichi: responsabile food.

 

Come è nata la vostra idea?

Paraloup – che significa “difesa dai lupi” in lingua occitana – è la più alta borgata del Comune di Rittana, a 1400 metri di quota, in Valle Stura, oggi ricostruita e rivitalizzata dopo decenni di abbandono, grazie ad un progetto di recupero architettonico innovativo e sostenibile voluto dalla Fondazione Nuto Revelli.

Sin dal passato Paraloup è stato un luogo caratterizzato dall’andare e dal venire delle genti, e dall’alternarsi di stagioni e trasformazioni. Spesso ha visto la sua popolazione partire: uomini, donne e bambini in cerca di lavoro stagionale e di una vita migliore nella vicina Francia nella seconda metà dell’800, giovani in fuga dalla miseria e in cerca di una nuova identità nel dopoguerra. In qualche caso è stato invece un importante approdo, un punto nel mondo da cui ricominciare con nuove idee, come nel 1943, quando è stato un luogo di formazione politica, un laboratorio civico di democrazia per i giovani partigiani (tra cui Nuto Revelli) che formarono la prima formazione partigiana italiana, la banda di giustizia e libertà.

Oggi Paraloup, in questa sua nuova stagione, è un centro multifunzionale – i cui servizi sono gestiti dall’Impresa Sociale (spin-off commerciale della FNR) –  composto da un ristorante, da una foresteria, da un museo, da un teatro all’aperto, da una cineteca e da diversi spazi espositivi. Ma è soprattutto un luogo di incontro: oggi Paraloup torna a essere un approdo, un punto di partenza per la diffusione di una cultura sostenibile e creativa che guarda alla montagna con la ricchezza dell’esperienza delle generazioni precedenti.

 

Dall’idea al progetto, quali sono i primi passi che state affrontando per avviare la vostra attività?

Stiamo lavorando su quattro direttrici principali:

1. PRESIDIO PERMANENTE DI SOSTENIBILITA’: enogastronomia e stile di vita

  • turismo slow tutto l’anno
  • prodotti e filiere locali
  • autoproduzione alimentare
  • orto comunitario
  • produzione casearia e alpeggio

 

2. LINGUAGGI DI PROVOCAZIONE: creatività, valori e disobbedienza

  • workshop creativi per giovani
  • scambi giovanili
  • residenze artistiche multtidisciplinari
  • sperimentazioni didattiche innovative
  • uso etico e sostenibile del digitale
  • welfare aziendale

 

3. PROSSIMITA’: avvicinare comunità e giovani in uno scambio intergenerazionale

  • laboratori per famiglie
  • visite guidate al Museo dei Racconti e alla borgata
  • festival e spettacoli dal vivo
  • attività didattiche per studenti e insegnanti
  • proiezioni cinematografiche
  • esposizioni temporanee
  • Paraloup scende “a valle”

 

4. PAESAGGIO: bellezza e cura del territorio

  • associazione fondiaria
  • valorizzazione sentieristica
  • Scuola Giovani Agricoltori di Montagna
  • accessibilità della borgata

 

Qual è l’impatto sociale che vorreste generare sul territorio della provincia di Cuneo?

La nostra idea di cultura è potentemente trasformativa, Paraloup è un laboratorio di formazione per partigiani temporanei, consapevoli di dover leggere e affrontare le nuove resistenze del presente per diventare abitanti culturali migliori e contribuire attivamente al futuro delle proprie comunità.

 

Chi vuole sapere qualcosa di più sul vostro progetto dove può trovarvi on-line e off-line?

  • Ci trovate su Facebook @borgataparaloup, su Instagram borgata_paraloup e sul sito www.paraloup.it
  • Se volete parlarci e chiederci qualcosa potete mandare una mail a info@paraloup.it o chiamare il numero +39 349 639 7386
  • Se invece volete vederci dal vivo, per conoscerci, chiacchierare, per bere un caffè o un bicchiere di vino, ci trovate a Paraloup!

Come si arriva? La Borgata Paraloup si trova nel comune di Rittana (CN), in Valle Stura, a circa 30 minuti di auto da Cuneo. Per raggiungerla, occorre dunque arrivare a Cuneo, poi proseguire per Borgo San Dalmazzo e quindi seguire le indicazioni per la Valle Stura in direzione Demonte. Una volta giunti a Rittana, si prosegue per l’unica strada che sale. Si passa Gorré e si raggiunge il Chiot Rosa, un ampio pianoro dove è possibile lasciare la vettura e proseguire a piedi per un breve percorso che porta a Paraloup.

 

 

Una frase che ci rappresenta:

“Quando la memoria spinge passato e presente a confrontarsi è per una ricerca di giustizia” di Marija Stepanova

 

Una canzone rappresentativa del progetto?

“I ribelli della montagna” – Ustmamo – https://www.youtube.com/watch?v=dqu6RxP8Sug

 

Un libro rappresentativo del progetto?

“Il mondo dei vinti” – Nuto Revelli.