Impact | Imprese | Edizione II - 2020 / 2021

Cascina delle tre età

Centro intergenerazionale

Aree:


Centro intergenerazionale in campagna – in una tipica cascina piemontese –, dove bambini ed anziani insieme vivranno tempo di qualità, con attività proposte da educatori specializzati e in ampi spazi all’aperto.  

L'intervista:

Avete a disposizione lo spazio di un tweet (280 caratteri), in cosa consiste il vostro progetto?

Il nostro progetto “Cascina delle Tre Età” intende realizzare un centro intergenerazionale in campagna – in una tipica cascina piemontese –, dove bambini ed anziani insieme vivranno tempo di qualità, con attività proposte da educatori specializzati e in ampi spazi all’aperto.

 

Quale problema avete riscontrato in provincia di Cuneo e come volete provare a risolverlo?

Il problema che il team ha riscontrato è la difficoltà di conciliare i tempi di vita-lavoro.

Spesso i bambini vengono lasciati ai nonni, che pur felici di vedere i nipotini non hanno l’energia per occuparsene a lungo. Invece molti anziani autosufficienti, ancora in buone condizioni di salute fisiche e mentali, soffrono momenti di solitudine e di mancanza di compagnia. Il nostro progetto si prefigge di risolvere entrambi i problemi in uno spazio unico.

Con il nostro progetto vogliamo dare l’opportunità alle persone di trovare un luogo sicuro e ricco di esperienze per i bambini nonché allegro e stimolante per gli anziani, perché le persone sono una risorsa e non devono essere “parcheggiate” da qualche parte.

 

Chi c’è dietro al vostro team? Descrivetevi!

Il team informale della “Cascina delle Tre Età” è composto da 3 persone:

Zelda Beltramo – Marco Giraudo – Elena Giraudo.

  • Zelda Beltramo è la project manager della “Cascina delle Tre Età”, laureata in beni culturali e con un master in fundraising e responsabilità sociale d’impresa, già coordinatrice dal 2018 al 2020 del progetto “Persone Patrimonio d’impresa”
  • Marco Giraudo, diplomato in elettronica e telecomunicazioni, nella “Cascina delle Tre Età” si occuperà dei laboratori di alfabetizzazione informatica e delle attività in campagna con l’aiuto dell’azienda agricola di famiglia.
  • Elena Giraudo è diplomata in eno-gastronomia all’Isituto Alberghiero di Dronero e si dedicherà nella “Cascina delle Tre Età” alla preparazione dei pasti e ai laboratori di cucina.

 

Com’è nata la vostra idea?

L’idea è sorta osservando casi reali in famiglia o tra amici e conoscenti, nella frenetica vita che caratterizza la nostra società, tra impegni dei bambini e degli adulti, con gli anziani autosufficienti che cercano di aiutare per quanto possibile, ma con esigenze personali che spesso non vengono approfondite. Si è preso atto dell’inesistenza sul nostro territorio di un centro aggregativo in campagna – che non sia esclusivamente un asilo-baby parking o una casa di riposo – dove si possa trascorrere tempo di qualità tra differenti generazioni.

 

Dall’idea del progetto quali sono i primi passi che state affrontando per avviare la vostra attività?

Grazie al superbonus del 110% per chi esegue una ristrutturazione, con uno studio di architettura stiamo predisponendo i lavori di recupero della cascina, che speriamo di poter avviare nel 2021, mentre sul fronte delle attività stiamo instaurando delle collaborazioni con associazioni ed enti sul territorio per proporre laboratori intergenerazionali già nei prossimi mesi.

 

Qual è l’impatto sociale che vorreste generare sul territorio della provincia di Cuneo?

La “Cascina delle Tre Età” genererà benessere della comunità e generazioni diverse potranno trascorrere tempo di qualità per la gestione e la crescita delle relazioni sociali. Perché le persone e il tempo sono le vere risorse!

 

Chi vuole sapere qualcosa di più sul vostro progetto dove può trovarvi on-line e off-line?

Offline si può telefonare al cell. 349-5094696 per avere maggiori informazioni, è il numero di Zelda Beltramo. Grazie!

Stiamo predisponendo il sito web www.cascinadelle3eta.it e siamo raggiungibili sui social sui nostri profili personali di Facebook.

 

Una canzone rappresentativa del vostro progetto?

I Have a Dream – Voulez-Vous, ABBA.

 

Un libro rappresentativo del vostro progetto?

25 grammi di felicità – Massimo Vacchetta.