Avete a disposizione lo spazio di un tweet (280 caratteri), in cosa consiste il vostro progetto?
“UNA GITA DI CLASSE”, la musica come bagaglio culturale alla portata di tutti: far vivere la vocazione esperienziale e didattica dei parchi musicali gestiti dalla cooperativa attraverso una nuova frontiera di intrattenimento e approfondimento educativo multidisciplinare digitale.
Quale problema avete riscontrato in provincia di Cuneo e come volete provare a risolverlo?
In provincia, e in Italia in generale, c’è una carenza di proposte esperienziali originali in ambito educativo-musicale. Quelle esistenti non sono sufficienti a integrare il percorso formativo e di crescita dei minori, e ad arricchire l’offerta di attività per le altre fasce deboli.
Il progetto, nello specifico, si pone l’obiettivo di realizzare un nuovo design pedagogico attraverso la creazione di un’esperienza educativa e digitale della visita didattica, che possa stupire, coinvolgere, stimolare, divertire, interessare, far star bene all’interno di un ambiente sicuro come la classe, trasformando la distanza in opportunità.
Chi c’è dietro “Nuove frontiere educative” | Progetto “UNA GITA DI CLASSE”? Presentateci il vostro team!
Il percorso GrandUP è stato seguito in particolare da quattro figure:
- Mattia Sismonda: socio fondatore e presidente della cooperativa, ideatore progettuale dei parchi tematici musicali, nella quotidianità lavorativa si occupa del controllo di gestione e della supervisione dell’area economico-amministrativa.
- Cristiana Menarello: componente del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa, in cooperativa dal 2016, nella quotidianità lavorativa si occupa di progettualità e dell’area grafica e comunicazione.
- Luca Pellegrino: socio fondatore della cooperativa, da anni operatore musicale all’interno dei parchi tematici “L’Atlante dei Suoni” e “La Città di Cumabò a Boves, polistrumentista, si occupa della creazione di contenuti musicali.
- Filippo Ansaldi: socio della cooperativa, operatore musicale all’interno del parco tematico “L’Atlante dei Suoni” a Boves, insegnante di sassofono, si occupa di visite didattiche e della creazione di contenuti didattici.
La realizzazione delle attività è però possibile grazie al team al completo della cooperativa: uno staff di persone competenti e appassionate!
Cuore della cooperativa sono infatti gli operatori didattici che lavorano alla progettazione e alla realizzazione delle nostre attività, a diretto contatto con i nostri utenti. L’attività di coordinamento è svolta dal personale amministrativo, che provvede a fornire i servizi necessari al miglior svolgimento e organizzazione delle attività.
Il lavoro alla Fabbrica dei Suoni è sempre con gli altri e per gli altri. L’unione quotidiana delle forze, della creatività, delle competenze di tutti, il rispetto e l’ascolto reciproco a tutti i livelli, contribuiscono a creare il clima fertile per la crescita della nostra proposta.
Come è nata la vostra idea?
Il progetto vuole affrontare un cambiamento sociale contingente emerso con l’emergenza sanitaria COVID19: l’impossibilità per le scuole di raggiungere direttamente un luogo fisico e di vivere dal vivo esperienze di apprendimento e di meraviglia, rendendo fruibile l’esperienza nei parchi tematici a un bacino di scuole molto più ampio attraverso il digitale, con “una gita di classe”.
Il brusco cambiamento sociale di fronte a cui ci ha posto l’emergenza sanitaria COVID19 si è rivelato in verità come un’opportunità per progettare proposte didattiche alternative da sottoporre in particolar modo alle scuole, per consentire un’esperienza di visita interattiva e ricreare, attraverso differenti modalità, l’atmosfera educativa ma anche ludica di una gita scolastica: per tutelare, anche in casi di impedimento nel raggiungere i luoghi fisici, il diritto costituzionalmente garantito all’istruzione, all’interno del quale l’esperienza di una visita didattica è indubbiamente un’opportunità formativa fondamentale, attraverso nuove frontiere educative e format inediti di interazione didattica.
Inoltre, questa evoluzione dell’offerta potrebbe essere utile anche a scuole che a causa di limiti geografici, legati agli spostamenti in generale, o per problematiche riferite a un anno scolastico particolare, in condizioni di normalità siano comunque impossibilitati ad aderire alle attività in presenza. Infine, queste nuove modalità potrebbero servire anche da completamento eventuale dell’esperienza nel luogo fisico per chi possa effettuare la visita in presenza e ritenga opportuno ampliare la proposta con ulteriori contenuti e approfondimenti in classe, prima o dopo aver effettuato la gita stessa.
Dall’idea al progetto, quali sono i primi passi che state affrontando per avviare la vostra attività?
Come team di lavoro, stiamo affrontando un percorso di apprendimento e approfondimento sul design pedagogico, sul digital storytelling e sul videomaking (partendo da un’analisi sulle proposte educative già in essere), al fine di poter realizzare concretamente un percorso di visita didattica digitale.
L’obiettivo è quello di riuscire a creare un accurato inventario di format educativi innovativi di didattica e di edutainment come approfondimento, da proporre ai nostri beneficiari principali (studenti della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado) e ai nostri clienti (insegnanti e famiglie).
Qual è l’impatto sociale che vorreste generare sul territorio della provincia di Cuneo?
Il progetto si pone l’obiettivo, a medio-lungo termine, di raggiungere più diffusamente anche le scuole della provincia di Cuneo che per limiti economici, territoriali e geografici spesso sono costrette a rinunciare a proposte educative di qualità, agevolando la partecipazione con modalità didattiche ed esperienziali finora inedite, mettendo in campo un’esperienza musicale inclusiva, cooperativa e aggregativa attraverso la proposta di una visita didattica completa (prima, durante e dopo) e integrata (analogica e digitale).
Chi vuole sapere qualcosa di più sul vostro progetto dove può trovarvi on-line e off-line?
La Fabbrica dei Suoni è presente sul web e sui social media:
- web – www.lafabbricadeisuoni.it
- social – Facebook, Instagram e YouTube
Una canzone rappresentativa del vostro progetto?
“Cambiano” (https://www.youtube.com/watch?v=ep4-rQBKBp8):
è la canzone scritta dal collega Marco Ramello per i bambini del coro “Cantallegrando” dell’Istituto comprensivo Carducci di Busca durante il primo lockdown:
“Cambi se hai il coraggio di inseguire un sogno. Cambiano i percorsi per arrivare…
Quando sei convinto di essere al traguardo proprio in quel momento dovrai cambiare.
(…) Ma c’è qualcosa che dovrà restare, non potrà cambiare:
sì, sono i valori in cui crediamo!”
Un libro rappresentativo del vostro progetto?
“Chi ha spostato il mio formaggio” di Spencer Johnson: lo abbiamo scoperto all’inizio dell’emergenza sanitaria, ed è stato illuminante sulle sensazioni (positive e negative) di quel periodo, rappresentativo del processo di cambiamento e di “innovazione” che abbiamo deciso di intraprendere… così come è successo all’interno del labirinto per i due topolini e i due gnomi.