Impact | Imprese | Grandup Tech Academy 22/23

Digital Angel

Aree: Italia


L'idea nasce dall’intento di aiutare le persone a non sentirsi sole in situazioni di pericolo immediato. La unique value proposition è molto semplice: Digital Angel aiuterà le persone a sentirsi più al sicuro dando loro un supereroe personale, un angelo custode digitale. Essere donna, sentirsi indifesi, soffrire di qualche patologia o volersi superare in un workout più impegnativo non devono mai più essere elementi che condizionano le nostre scelte di vita. Digital Angel sarà un'applicazione per smartphone sia Android sia iOS e creerà un accompagnatore dell’utente, capace di aiutarlo nelle principali situazioni di pericolo immediato per la propria vita (malore, aggressione o incidente) cercando soccorsi in modo proattivo anche senza il suo intervento diretto, poiché potrebbe essere impossibilitato a farlo. Digital Angel è scalabile, perché non ha bisogno di hardware dedicato ma vuole integrare i dispositivi già a disposizione degli utenti, è multipurpose, perché non si focalizza su una situazione troppo specifica ma è perfettamente adattabile ad un ampio ventaglio di situazioni potenzialmente critiche per la sicurezza personale, ed è proattivo, basandosi su algoritmi predittivi, sul machine learning e sull’automazione degli step più manuali di quando si cercano i soccorsi. Ne consegue che i business abilitati sono sostanzialmente due: nell’immediato un B2C tramite approccio top-down rule based sui dati a disposizione, strettamente per chi cerca un angelo custode digitale, ed un B2B a tendere, tramite advertising e tramite machine learning sulla mole di dati raccolti e da analizzare con processo bottom-up al fine di creare nuovi prodotti ad uso sportivo o medicale.

L'intervista:

Quale problema avete riscontrato in provincia di Cuneo e come volete provare a risolverlo?
Non è stato un problema specifico del cuneese a farci pensare questa soluzione, ma sono state le cronache a farci capire di poter far qualcosa in più per poter assicurare tranquillità alle persone che escono di casa sole. Crediamo che il nome del progetto racchiuda in sé il come vogliamo risolvere il problema, ossia un qualcosa che vegli su di noi ma che lo faccia in modo molto discreto, facendo appena percepire la sua presenza.

 

Chi c’è dietro a DIGITAL ANGEL? Presentateci il vostro team!
Il team a d oggi è costituito da tre persone:
Nicola Bianco è Ingegnere Gestionale con esperienza più che decennale come IT Program & Project Manager in ambito bancario, appassionato di mtb e snowboard.
Fabio Cerutti è Ingegnere Gestionale menzione Optime, Controller con esperienza più che decennale in ambito bancario e passione per sci, fitness e running.
Francesco Congedo è Avvocato con Diploma di Specializzazione per Professioni Legali e passione per il nuoto.

 

Come è nata la vostra idea?
Diventando marito prima e papà dopo, e continuando ad avere la passione per sport ed attività outdoor in solitaria, volevo poter rispondere in maniera più oggettiva e rassicurante ai timori di chi mi aspettava a casa e mi diceva che dovevo cercar qualcuno con cui andare a fare queste attività.

 

Dall’idea al progetto, quali sono i passi che state affrontando per avviare la vostra attività?
Si è partiti con un approccio di validazione problem-solution fit per capire il potenziale dell’idea nella sua value proposition ed evitare di iniziare a sviluppare un prodotto che non fosse in linea con le aspettative di mercato in termini di utilità, target e concorrenza.
Il questionario esplorativo ci ha permesso di focalizzarci sugli aspetti più promettenti dell’idea, capire come differenziarci da altre soluzioni disponibili e avere un’idea del target di riferimento iniziale. L’analisi dei potenziali competitor è stata poi utile per capire dove si può avere qualche vantaggio, dove differenziarci per creare il nostro oceano blu e dove poter cercare le partnership per crescere.

 

Una frase, un libro o una canzone che vi ha ispirato e che è rappresentativa dell’idea di impresa che volete creare?
Dal punto di vista dell’idea, ci piace molto collegarla al verso “ed io avrò cura di te” di Battiato.
Dal punto di vista della volontà di provarci, è stato fondamentale il libro “Essere Originali, come gli anticonformisti cambiano il mondo”, in particolare quando l’autore Adam Grant scrive, e poi argomenta con dettagli ed esempi, quanto segue: “Voglio sfatare il mito secondo cui l’originalità richiederebbe di correre rischi estremi, e convincervi che le persone originali sono in realtà molto più ordinarie di quanto pensiamo”