Impact | Imprese | Grandup Tech Academy 22/23

Nabu

Aree:


Nabu si prefigge di offrire un approccio olistico alle tecnologie IoT e analisi di dati in agricoltura e nella gestione delle risorse idriche. La piattaforma, in particolare, si basa su una stretta integrazione tra:
  • Information technology: quindi la capacità di raccogliere, trasmettere ed analizzare dati ambientali (ad esempio umidità del terreno, stazione meteo), di macchinari (meccanizzazione agricola, impianto di irrigazione) e colturali (ad esempio immagini multi-spettrali);
  • Operational technology: quindi la capacità di operare e monitore macchinari e sistemi, come l'impianto di irrigazione.
  • Standardizzazione ed unificazione dell'analisi di dati, su database geolocalizzati per connettere i diversi tipi di dati al fine di creare feedback e consigli operativi, rendendo effettiva e precisa l'Agricoltura a Rateo Variabile.
L’offerta di Nabu si compone quindi di un catalogo completo di sensori da installare in campo, quali stazioni meteo, sensori di umidità e conducibilità del terreno, programmatori per il controllo degli impianti di irrigazione (dall’irrigazione a goccia fino ai center pivots) e di una piattaforma web tramite la quale è possibile controllare i sistemi installati in campo, interfacciarli con le immagini satellitari e ottenere indicazioni per ottimizzare l’irrigazione, risparmiando acqua ed energia.

L'intervista:

Quale problema avete riscontrato in provincia di Cuneo e come volete provare a risolverlo?
Il problema che vogliamo indirizzare è la gestione dell’acqua in agricoltura, con Nabu è possibile automatizzare completamente l’impianto di irrigazione, controllandolo da remoto, risparmiare fino al 30% di acqua e l’energia necessaria al suo pompaggio.

 

Chi c’è dietro a Nabu? Presentateci il vostro team!
I tre cofondatori di Nabu sono:
Carlo Audone, amministratore del Gruppo Idrotek srl, azienda con 50 anni di esperienza nel settore del water management e pompaggio;
Andrea Magnano, amministratore di Dunia srl e G. Magnano, aziende con 45 anni di esperienza nel settore dell’irrigazione prevalentemente ad uso agricolo;
Fabio Capecelatro, attualmente direttore EMEA di una multinazionale americana nel settore IT, precedentemente in Atos e Cisco.

 

Come è nata la vostra idea?
Nabu nasce dall’esperienza in campo e dalle richieste dei clienti delle aziende dei cofondatori. In particolare, la richiesta principale è per una piattaforma unica che racchiudesse i sensori e i programmatori installati in campo, con possibilità di far funzionare l’impianto in modalità “smart”, quindi senza richiedere l’intervento umano.

 

Dall’idea al progetto, quali sono i passi che state affrontando per avviare la vostra attività?
L’azienda è stata creata ad inizio 2022 e sta entrando sul mercato nazionale ed internazionale, con diverse modalità a seconda della clientela da intercettare.

 

Una frase, un libro o una canzone che vi ha ispirato e che è rappresentativa dell’idea di impresa che volete creare?
“Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. È la vocazione naturale che li spinge, non soltanto la sete di denaro. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno.
Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie e investono tutti i loro capitali per ritrarre spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi.”
Luigi Einaudi