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SmartPass

Aree: Italia


SmartPass è un progetto mirato a portare innovazione tecnologica nel campo della mobilità.  Grazie all’utilizzo della tecnologia di riconoscimento elettronico della targa, SmartPass mira a  calcolare la tratta percorsa dei veicoli in autostrada attraverso un applicativo di elaborazione dati. Il  servizio punta a favorire l’eliminazione delle barriere fisiche rimuovendo inutili code al casello: in  entrata per il ritiro del ticket, e in uscita per i pagamenti.   SmartPass si occuperà anche dei pagamenti. In un mondo in cui il pagamento digitale, tramite  smartphone o dispositivi elettronici, è sempre più presente e abituale, il progetto SmartPass, con la  creazione di un’app dedicata, vuole essere pilota nella digitalizzazione del pagamento dei pedaggi  autostradali.  Con SmartPass le vetture entreranno ed usciranno dall’autostrada senza aver bisogno di fermarsi, e  saranno gli strumenti di SmartPass a calcolare la tratta percorsa, il costo del servizio ed a notificare il  tutto tramite l’app di interfaccia utente al termine dell’attività, dove il proprietario potrà  comodamente pagare tramite smartphone.  Questo nuovo sistema pone l’accento su una mobilità più sostenibile, promuovendo un beneficio in  termini d'impatto ambientale tramite l’eliminazione di dispositivi e barriere fisiche e ticket cartacei.

L'intervista:

Quale problema avete riscontrato in provincia di Cuneo e come volete provare a  risolverlo?  

Il modello proposto da SpartPass si propone in tutto il territorio autostradale nazionale come  facilitatore ed innovatore della mobilità autostradale. Nello specifico caso cuneese siamo stati colpiti da due aspetti su tutti. Il primo caso è inerente l’aspetto economico della Granda; dal dossier socio  economico 2020 realizzato dal Centro Studi e Innovazione della Fondazione CRC, risulta che Cuneo è,  al netto del Torinese, la prima provincia esportatrice del Piemonte ed ha raggiunto il +4% (dati del  2019), mentre la media piemontese è in calo. Se il tessuto imprenditoriale diversificato e dinamico  mantiene performance economiche positive, lo stesso non si può dire per la rete dei servizi  autostradali, lenta e poco fornita. Una connessione migliore con la rete autostradale favorirebbe un  maggior efficientamento a livello di trasporti sotto l’aspetto del turismo, mobilitazione di persone e  naturalmente a livello di economia. 

Il secondo aspetto riguarda il livello sociale dove l’utilizzo dell’autostrada è usata dai cuneesi per lo  spostamento al di fuori della provincia: la Liguria in estate soprattutto ma anche la Provincia di Torino  o la Lombardia per eventi e manifestazioni. L’app SmartPass favorisce e semplifica l’utilizzo del  servizio autostradale, facilitandone usi e pagamenti ed avvicinandone l’utilizzo al pubblico della  Generatione Z e Alfa, i prossimi Main User. 

 

Chi cʼè dietro a SmartPass? Presentateci il vostro team!  

Jacopo Incrisse è laureato in scienze della comunicazione, ricopre attualmente il ruolo Junior di  Marketing & Communcation Specialist per aziende del ramo B2B e B2C. 

Andrea Gozzo è laureato in Economia e Direzione delle Imprese, attualmente ricopre posizione di  Project Manager in ambito ICT bancario con esperienza quinquennale nell’evoluzione di servizi/ strumenti nel ramo amministrativo contabile. 

 

Come è nata la vostra idea?  

L’idea imprenditoriale e manageriale di SmartPass è nata dal confronto di chi presenta questo  progetto: due grandi amici nella vita di tutti i giorni nonché ex compagni di scuola, con interesse  spiccato al digitale e all’ottimizzazione dei servizi. L’idea di SmartPass prende forma quasi  casualmente in un weekend di inizio agosto al ritorno in autostrada quando, con lo “scatolotto” di  pagamento di telepedaggio non funzionante, ci siamo trovati costretti ad una lunga coda per il  pagamento. In attesa del casellante, abbiamo osservato come gli autisti in coda, nella corsia di  pagamento tradizionale, utilizzassero il loro smartphone come svago per l’attesa. Da qui, l’idea di  utilizzare il cellulare come soluzione al problema. 

 

Dallʼidea al progetto, quali sono i passi che state affrontando per avviare la vostra  attività?  

Gli step affrontati hanno riguardato innanzitutto lo studio del contesto in cui il servizio SmartPass si  inserisce. Dapprima l’analisi del regolamento della Direttiva del parlamento Europeo e del Consiglio  (2004/52/CE del 29 aprile 2004) che determina regole e caratteristiche tecniche da seguire, nonché  l’istituzione per ogni Stato membro di una Board nazionale che controlli e approvi i fornitori del  servizio.
Abbiamo quindi cercato una verifica della presenza e proprietà delle oltre 2.000 telecamere  recentemente installate in tutti i caselli d’ingresso e di uscita della rete abbinate all’innovativo  sistema d’intelligenza.
Infine ci siamo applicati nella Stesura del Business Model Canvas e del Context Model Canvas per  un’analisi del progetto in toto, affiancandola ad un primo ipotetico Business Plan triennale. La partecipazione a GrandUp! rappresenta per noi un’occasione per approfondire e sviluppare al  meglio il progetto in tutti i suoi campi. 

 

Una frase, un libro o una canzone che vi ha ispirato e che è rappresentativa  dellʼidea di impresa che volete creare?  

Durante la fase di studio di questa idea siamo stati ispirati da una frase di Tom Goodwin, giornalista  di TechCrunch: ”Uber è la più grande compagnia di taxi ma non ha veicoli; Facebook è il proprietario  di media più popolare al mondo ma non crea contenuti; Alibaba è il rivenditore più importante ma  non ha un inventario; Airbnb è il più grande fornitore di alloggi ma non possiede immobili. Sta  succedendo qualcosa di interessante”. “Nei prossimi trent’anni, la tendenza verso la  smaterializzazione, la decentralizzazione, la simultaneità, l’abilitazione delle piattaforme e il cloud  continuerà, indisturbata e inevitabile, finché i costi delle comunicazioni diminuiranno grazie agli  avanzamenti tecnologici. É il risultato dell’espansione delle reti di comunicazione, che diventano globali e ubiquitarie”.