Impact | Imprese | Edizione I - 2018

3 Comuni non Comuni

Ospitalità e turismo accessibili

Aree: Bagnasco | Nucetto | Priola


Progetto di sviluppo di un circuito di turismo accessibile al 100% che coinvolge un terriotorio di 65km quadrati, includendo tre comuni della Val Tanaro. L’offerta turistica include le comunità locali, mettendo a sistema: accoglienza, viste guidate, intrattenimento, sport, mobilità, gastronomia.

L'intervista:

Avete a disposizione lo spazio di un tweet, in cosa consiste il vostro progetto?
Un progetto di turismo accessibile e sostenibile in un territorio di 65 km quadrati, che ha nella biodiversità e nell’accoglienza la ricetta per una crescita economica, culturale e sociale.Ospitando a casa loro gli abitanti saranno i narratori delle tradizioni.

🎨 Il progetto raccontato da un’immagine: il nostro logo.

🎧 Il progetto raccontato con una canzone: Born to Run di Bruce Springsteen.

Quale problema avete riscontrato in provincia di Cuneo e come volete provare a risolverlo?
L’esigenza di “un territorio” accogliente, accessibile e che permetta la maggior mobilità possibile in autonomia è un’esigenza che va oltre i confini provinciali ma apre prospettive nazionali e internazionali. Sulla base di queste considerazioni e dopo una attenta ricerca supportata da incontri con associazioni ed esperti abbiamo compreso che un’intuizione, molto vicina al sogno, poteva trasformarsi oggettivamente in un reale progetto di crescita sociale ed economica.

Come è nata l’idea?
Durante uno dei tanti, forse troppi, convegni dove si parla e straparla di prospettive turistiche, ho cominciato a comprendere quanto fossero sterili molte di quelle affermazioni. Dovevo trovare un aspetto di “unicità” che desse ai territori della ValTanaro l’opportunità di essere visibile nell’affollatissimo mercato turistico. Così mi è balenata l’idea di “pedalocomeuntreno”, l’unica possibilità di trasformare in locomotiva la propria bicicletta. La mia idea ha incontrato il favore entusiasta dei ciclisti che l’hanno provata, meno interesse tra i cosiddetti politici. Si è preferito perseguire strade già tracciate come treni storici ed a vapore. Messa da parte la prima unicità ho dovuto trovarne una seconda. Avendo organizzato una randonnée unificatrice della Tanaria, la GranTanaRando che da Alessandria porta ad Upega e ritorno, e avendo aperto le iscrizioni anche agli handbikers e tandem misti vedenti e non vedenti il passo è stato breve ma illuminante. Il turismo accessibile su un territorio relativamente vasto poteva essere la risposta. Ecco dunque la nascita del progetto Tre Comuni non comuni.

Chi c’è dietro al progetto? Presentateci il vostro team!
La squadra è formata da:
TRE SINDACI (non comuni)  Enzo Dho di Nucetto, Mauro Bertino di Bagnasco, Luciano Sciandra di Priola. La fortuna ha voluto che tre sindaci, di tre Comuni limitrofi, comprendessero l’opportunità di cui si parlava ed è tutt’altro che scontato.
DUEMILACENTO ABITANTI con cui abbiamo il dovere di coprogettare l’intervento.
UN ARCHITETTO Andrea Briatore che mi supporta e mi sopporta.
UN RICERCATORE DI FONDI ma anche un amico fraterno, Marco Pistarino, che sa coniugare spesso i miei sogni in realtà.
UN CONSULENTE SULLA DISABILITÀSergio Montagna, attivissimo nel mondo delle associazioni della disabilità, lui stesso costretto su una carrozzella, che vive e ci riporta quel mondo.·
DUE MAMME CONVINTE E COINVOLTE Francesca Berutti e Paola Bettega che hanno fatto nascere un’associazione, a Priola, che si rivolge alle problematiche dei diversamente abili e dei ragazzi speciali dei nostri territori. La voce diretta delle famiglie.
UN ALBERGATORE (non comune)Roberto Benedetti, che tra Nucetto e Bagnasco ha voluto costruire un agriturismo assolutamente accessibile con soluzioni veramente interessanti. Lui stesso è genitore di un ragazzo speciale.
UN SOGNATORE…il sottoscritto. Amo, come si suole dire, le sfide, ma soprattutto mi piacciono le cose “belle” ed il progetto Tre Comuni non comuni può e deve trasformasi in una cosa bellissima.

A che punto è il vostro progetto?
Siamo nella fase di “allenamento”. Cioè stiamo attrezzando e armando squadra e progetto stesso per poter passare alla realizzazione. Fase dura e faticosa, ma assolutamente indispensabile. Abbiamo peró dei prototipi sul territorio già attivi.

Qual è l’impatto sociale che vorreste generare?
Potrà e dovrà diventare un progetto di riferimento. Vogliamo trasformare tre comunità offrendo alle stesse prospettive economiche inimmaginabili. L’effetto “domino” potrà generare emulazione e quindi anche la percezione nei confronti del turismo “speciale” e della famiglia umana che lo compone sarà di fatto diversa.

Chi vuole sapere qualcosa di più sul vostro progetto dove può trovarvi on-line e off-line?
Abbiamo un sito attivo www.tanaria.piemonte.it con pagine già pronte specifiche sull’accessibilità. Stiamo preparando una App che indicherà in modo georeferenziato quali esperienze sul territorio dei tre Comuni saranno accessibili in autonomia e si chiamerà “Lungo Tanaro” perché sarà aperta a tutto il territorio della Tanaria che vorrà seguire la nostra prospettiva.

C’è qualcosa che volete aggiungere?
La Tanaria si muove…per tutti!