Saniwash
Aree: Italia
L'intervista:
Quale problema avete riscontrato in provincia di Cuneo e come volete provare a risolverlo?
In provincia di Cuneo sono presenti 622 aziende suinicole, per un totale di 931.789 suini allevati. La biosicurezza negli allevamenti suinicoli è la base per garantire la salubrità e il benessere degli animali e sono quindi essenziali lavaggi più o meno frequenti degli ambienti di allevamento per assicurare il rispetto degli standard sanitari. Dalle informazioni che abbiamo ottenuto tramite interviste a 20 allevatori, sono emerse differenti criticità legate alle numerose ore necessarie per svolgere la mansione, alle condizioni di lavoro spesso sfavorevoli e pesanti per gli operatori e all’importanza che ricopre il lavaggio nel mantenimento dell’efficienza produttiva aziendale.
Saniwash vuole quindi sviluppare un sistema che automatizzi e faciliti le operazioni di lavaggio degli ambienti di allevamento.
Chi c’è dietro a Saniwash? Presentateci il vostro team!
- Eleonora Gerbino, 24 anni, agronoma laureata in Scienze Animali all’Università di Torino, con anni di esperienza negli allevamenti suinicoli. Attualmente formulista e R&D in una ditta mangimistica di Cuneo.
- Matteo Iannaccone, 24 anni, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie, presso l’università di Torino, sta proseguendo gli studi nel curriculum Medicina delle Piante nel Dipartimento di Agraria a Bologna.
- Lorenzo Panero, 24 anni, laureato in Biotecnologie Vegetali, agronomo, appassionato di startup. Attualmente impiegato presso La Granda, azienda di trasformazione di carne bovina.
Come è nata la vostra idea?
Saniwash nasce da una profonda consapevolezza delle sfide e delle esigenze dell’allevamento suino moderno.
Osservando le pratiche correnti, abbiamo identificato lacune tecnologiche significative nella gestione dell’igiene delle stalle e del benessere degli animali: fattori altamente influenti sull’efficienza produttiva di un allevamento.
Abbiamo quindi svolto una serie di colloqui con vari allevatori cuneesi per comprendere appieno le esigenze e i pain points del settore. Principali fra questi, la fatica fisica e le ore necessarie allo svolgimento manuale del lavaggio, nonché il timore sempre crescente di problematiche sanitarie come la PSA.
Durante questo processo abbiamo riconosciuto l’opportunità di migliorare l’efficienza e la qualità della pulizia nelle stalle suine. La consapevolezza dell’importanza di elevati standard igienici per la salute degli animali, insieme alla crescente necessità di soluzioni sostenibili nel settore agricolo, ha alimentato la nostra visione di sviluppare un sistema che unisse innovazione tecnologica e impatto positivo sull’ambiente.
In sintesi, la nascita della nostra idea è stata guidata dalla volontà di affrontare le sfide esistenti nell’allevamento suino, migliorando contemporaneamente l’efficienza operativa e il benessere degli animali attraverso l’implementazione di un sistema di pulizia automatizzato e intelligente.
Dall’idea al progetto, quali sono i passi che state affrontando per avviare la vostra attività?
Attraverso interviste agli allevatori e ricerche di mercato abbiamo validato il problema e successivamente abbiamo svolto analisi dei competitor e delle problematiche nelle loro soluzioni attualmente presenti sul mercato.
Dopodiché, abbiamo elaborato un business plan attraverso la partecipazione ad un’iniziativa di 2i3T e Startup Creator Lab.
Insieme a ingegneri ed esperti, abbiamo elaborato le possibili soluzioni.
Attualmente stiamo definendo la strategia go-to-market a cui ci auguriamo seguirà un round di investimenti.
Una frase, un libro o una canzone che vi ha ispirato e che è rappresentativa dell’idea di impresa che volete creare?
La nostra più grande debolezza sta nell’arrendersi. Il modo più sicuro per avere successo è sempre quello di provarci ancora una volta.
- Thomas Edison